Sei location a Shanghai: Mandarin Oriental Pudong, Onetimeshow, Design Thinking, Hurun Group, Pop Fashion e Donghua University. Un gruppo di professionisti che stanno dando forma a una nuova comunità creativa e che, in questo articolo, ci spiegano come interpretano il concept e la futuribilità di Lineapelle High Design
di Luca Fumagalli
Location esclusive, raffinate, stimolanti. Molto diverse tra loro per mission e target di riferimento. “Professionisti che stanno dando forma a una nuova comunità creativa: un network che comprende il valore di Lineapelle come hub e club internazionale. Un luogo dove le idee si scambiano, le collaborazioni nascono e la cultura diventa motore di innovazione”. Su questi cardini è ruotato – il 10 e 11 ottobre scorso – a Shanghai il progetto Lineapelle High Design. “Non parliamo solo di un concetto – dice Fulvia Bacchi, CEO di Lineapelle -, ma di un movimento. High Design è uno spazio collettivo dove marchi e designer si uniscono per immaginare, progettare e ridefinire il futuro”. Ecco, dunque, dove si sono svolte le private conversations di Lineapelle High Design Shanghai. E come alcuni dei partecipanti ne hanno parlato.
Lineapelle High Design, i luoghi
Due giorni, sei location, sei diversi modi di organizzare e orchestrare un confronto creativo sul futuro del lifestyle di alta gamma. Lineapelle High Design ha svolto le sue sessioni di condivisione in luoghi diversi, ma complementari nel loro porsi all’avanguardia nel voler innescare un cambiamento culturale nella produzione e nei consumi. Si è affrontato il futuro delle “experience” presso Mandarin Oriental Pudong.
Si è parlato di arte, moda e sostenibilità a Onetimeshow e di design del benessere presso l’hub Design Thinking. Da Hurun Group si è attivata una nuova dinamica di networking, mentre l’incontro da Pop Fashion ha affrontato gli orizzonti del rapporto tra moda e tendenze dell’Intelligenza Artificiale. Infine, la contaminazione formativa e educativa presso la Donghua University.
Obiettivo Shanghai, le persone
È molto interessante discutere di High Design in questo momento – commenta Sinclair Lyu, CEO e co-fondatore di Hurun Group, tra le più note società di ricerca e media d’impresa -. High Design non significa soltanto alta gamma, ma anche High Tech Involved Design. Un concept che coinvolge AI, VR e IoT (Internet of Things), fattori di cui ormai il design non può fare di meno. High Design è anche green, perché richiede materiali davvero sostenibili.
Ed è un esempio di crossover tra arte e moda e di interscambio tra cultura tradizione ed estetica contemporanea”. Su questa interconnessione si agganciano le parole di Eden Wang, China Sales Manager di Poltrona Frau: “Oltre ai materiali, High Design porta con sé, soprattutto, un significato umanistico e quotidiano. Tutti i prodotti e ogni funzionalità servono per le persone. High Design dovrebbe risolvere problemi: elevare la qualità della vita dei consumatori”.
High Design è progresso
“Parlando di High Design, High significa più alto di qualcosa. Il design, infatti, può sempre essere migliorato e portato a un livello superiore – spiega Davide Castoro, Design Director di NeoDeco –. Per me, quindi, High Design è un progresso. Nel momento in cui facciamo qualcosa meglio di prima, meglio di ieri, significa che stiamo migliorando la qualità della vita delle persone. In questo modo stiamo aumentando la qualità e l’atmosfera generale di ogni luogo in cui vivremo”.
Un caso pionieristico
“L’ingresso dei prodotti italiani di High Design nel mercato cinese può favorire lo sviluppo urbano della Cina e la transizione della sua industria creativa verso un’alta qualità – dice Yibo Xu, China Partner di Stefano Boeri Architetti –. Le risorse di progettazione e i materiali di alto livello sulla piattaforma di Lineapelle forniranno nuovo slancio per l’architettura e lo sviluppo spaziale. Contemporaneamente, questa piattaforma fungerà anche da canale cruciale per l’internazionalizzazione delle aziende cinesi.
Fornitori di materiali, architetti e designer cinesi possono, attraverso di essa, integrare il design creativo italiano con le catene di fornitura locali, per formare soluzioni complete che coprano design, prodotto e qualità in Medio Oriente, Europa orientale e Sud-est asiatico. Questo modello ha il potenziale per diventare un caso pionieristico di collaborazione sino-italiana, promuovendo l’espansione globale dei prodotti cinesi di qualità e introducendo le risorse progettuali d’eccellenza italiane nel mercato cinese”.
Capire il senso di High Design
Jesse Jia, founder di Design Thinking, sposa l’accento su una diversa comprensione del senso di High Design. “Un buon design deve possedere attributi culturali. Sia che si tratti di design cinese o di altre regioni del mondo, deve essere basato sulla cultura. Il design dovrebbe riflettere le peculiarità culturali locali, non perseguire acriticamente l’internazionalizzazione o la standardizzazione. Il vero buon design dovrebbe far sentire le persone a proprio agio, accogliendole e mostrando cura per i loro bisogni. Il comfort non deriva da materiali di lusso o spazi sontuosi, ma dalla comprensione e dal rispetto per l’essenza umana”.
Non solo. “Il design non deve solo occuparsi degli utenti dello spazio, ma deve anche considerare l’impatto sulla società e sul pianeta. Include la considerazione per la protezione ambientale, riflettendo una visione di design sostenibile. High Design è l’unione organica di culturalità, comfort, funzionalità e attenzione umana. Un design eccellente possiede anche una funzione terapeutica, in grado di portare conforto psicologico all’utente”. Tutto questo è Lineapelle High Design.
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