Il dibattito sul tacco, pt 2: la condanna dei numeri

Il Dibattito Sul Tacco Pt 2 La Condanna Dei Numeri

Ricerche, studi e analisi di consumo non sembrano lasciare scampo allo stiletto: dominano le sneaker, volano i sandali, riemergono le pantofole. E certi brand, a suon di fatturati, ringraziano

C’è poco da girare attorno alla questione. Uno degli effetti più dirompenti della pandemia è il rafforzamento della sneaker. Trend che va di pari passo con il rilancio dei sandali e la riemersione in chiave fashion-chic della pantofola. Potrebbe essere il nuovo codice domestico della calzatura e, di pari passo, la condanna del tacco. A esplicitarlo nei numeri sono alcune ricerche. Ma anche i bilanci (e non solo) di chi, in quel tipo di segmento, è fortemente radicato.

La condanna del tacco secondo Euromonitor

Una ricerca Euromonitor International calcola come nel 2020 la domanda di scarpe griffate sia scesa del 21%, il 2% in più rispetto al -19% dei consumi calzaturieri globali. Non solo: il confinamento domestico, in seconda battuta, ha condizionato anche la scelta dei modelli. Infatti, nell’anno della pandemia, la richiesta di scarpe con tacco alto è diminuita del 12%. Simile il trend degli stivali con tacco, che hanno registrato un calo del 9% rispetto all’anno precedente.

Il verdetto di The Lyst Index

The Lyst Index stila, ogni tre mesi, la classifica dei brand e dei prodotti di moda più desiderati al mondo. Parliamo di ricerche online, poiché Lyst è uno dei principali motori di ricerca del web per quanto riguarda la moda. Il riscontro più recente riguarda il quarto trimestre 2020 e ha preso in considerazione il comportamento mensile di consumo di oltre 9 milioni di acquirenti all’interno di un catalogo digitale di 12.000 tra brand e e-store. Stravincono pantofole e sandali le cui ricerche sono aumentate del 242%. Viaggiano molto bene gli stivali combat con fondo in gomma che, non a caso, risultano essere uno dei best seller calzaturieri di Bottega Veneta. Calano del 12% le ricerche di calzature col tacco.

Due conferme finanziarie

Tra i modelli più ricercati secondo Lyst ci sono i Classic Ultra Mini griffati UGG e l’iconico Clog Boston di Birkenstock. E queste sono cose da prendere in considerazione con particolare serietà, perché poggiano su solide conferme finanziarie. Nell’ultimo quarter fiscale 2020 UGG ha incassato il 12,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. In altre parole, ha chiuso il bilancio trimestrale a quota 877 milioni di dollari portandosi in dote qualcosa come 2 milioni di nuovi clienti. Birkenstock, invece, si è messo in cassaforte da solo, anche se, data la tipologia manageriale e la longevità (la fondazione risale al 1774) forse non ne aveva bisogno. Il brand tedesco che usa pelli italiane, infatti, è passato al fondo L Catterton per, si dice, qualcosa come 4 miliardi di euro. Particolare assolutamente non secondario: L Catterton è una società di private equity sostenuta da LVMH. Inutile aggiungere altro.

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