Si è (ri)aperta la stagione dei piumini

Avete presente quella roba che vi salva le mezze stagioni e che sta bene a tutti?? Ecco, dalle passerelle alle copertine degli album, dalle gallerie d’arte alle campagne pubblicitarie, si è (ri)aperta la stagione dei piumini. E non parliamo solo di un semplice capo imbottito, quanto di un protagonista assoluto della moda contemporanea che oggi racconta più di quello che vorremmo dire

di Domenico Casoria

 

Per l’autunno-inverno 2025, il brand specializzato in piumini e abbigliamento sportivo Moncler ha chiamato sul set della campagna pubblicitaria due icone del cinema mondiale: Robert De Niro e Al Pacino. La campagna in bianco e nero, intitolata Warmer Together punta tutto sulla connessione tra le persone e sull’essenziale importanza dell’empatia e della vicinanza. Ambientata in una New York rarefatta, l’operazione celebra anche il valore dell’amicizia.

Negli scatti De Niro indossa la giacca Maya 70, un piumino corto simbolo dell’eredità del brand. Il messaggio, al netto comunque degli scatti, è chiaro: un capo nato per adattarsi a condizioni climatiche estreme può diventare veicolo di emozioni e memoria. O un tributo al calore che unisce, dentro e fuori la moda. Ma non è l’unico caso che tira in ballo il piumino, che è praticamente ovunque.

È la stagione dei piumini

Per il suo ritorno sulla scena musicale dopo sette anni, la cantante britannica Lily Allen ha deciso addirittura di indossarne uno sulla copertina del suo album West End Girl, disegnata dalla pittrice Nieves González. González che condivide i suoi scatti soprattutto sui suoi profili social, ritrae il piumino ispirandosi alla ritrattistica classica. Nei suoi lavori, tra l’altro, è evidente il contrasto tra il capo tecnico e l’estetica rinascimentale che crea una tensione visiva attraverso cui raccontare il presente con ironia e profondità. A riportare il piumino sulla scena, ci ha pensato Uniqlo. Secondo il Guardian, il piumino è ormai uno dei bestseller del brand giapponese, che lo declina in un modello ibrido e con piume riciclate. Va anche detto, però, che alcuni marchi hanno deciso di metterlo da parte.

È il caso di Supreme, che da sempre giocava col piumino e che ora l’ha un po’ messo in un angolo. Eppure, c’è qualcuno che è pronto a prenderne lo spazio. Bosideng, il gigante cinese dell’outerwear con oltre 40 anni di esperienza nel settore dei piumini, quest’anno infatti ha debuttato alla Paris Fashion Week con una sfilata fuori calendario ufficiale, tenutasi nella cornice del Palais Brongniart. Il brand – che vuole consolidare la presenza internazionale – ha presentato Master Puff, collezione composta da 50 look unisex suddivisi in tre atti, tutti incentrati sul piumino come protagonista assoluto. Le silhouette oversize, pensate per un pubblico urbano, hanno esplorato nuove costruzioni e volumi, abbandonando l’estetica outdoor per abbracciare un linguaggio più modaiolo e sperimentale.

Bosideng, tra l’altro, ha da poco nominato Kim Jones come consulente, L’ex direttore creativo di Fendi Donna e Dior Homme è sempre stato tra i fautori della commistione tra alta moda e streetwear. Chissà che non trasformi il piumino nel suo prossimo campo d’indagine. Che non è più solo un capo funzionale ma è diventato quindi messaggio, tela creativa, simbolo di connessione. E forse quest’anno scriverà nuove regole.

Foto Moncler e Nieves González

Leggi anche:

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER