Milano conferma di essere una delle più importanti capitali mondiali per il fashion system e riporta le sfilate in presenza. Grandi ritorni in cartellone per la Fashion Week femminile. Due sfilate a tutta pelle, invece, per il ritorno del progetto Questione di Pelle, firmato UNIC – Concerie Italiane in collaborazione con Lineapelle
Dopo Londra e New York, prima di arrivare a Parigi, il treno delle fashion week dedicate alla donna fa tappa a Milano dal 22 al 28 febbraio. Una tappa attesa, data l’ormai conclamata centralità internazionale della città nel contesto fashion, e arricchita da due eventi targati Questione di Pelle. In altre parole, il “contenitore progettuale” avviato nel 2020 da UNIC – Concerie Italiane in collaborazione con Lineapelle che vede anche il patrocinio del comune di Milano.
Questione di Pelle
Mercoledì 23 febbraio, alle ore 10, lo stilista Mario Dice presenterà la sua collezione in pelle con una sfilata molto particolare. Le modelle, infatti, sfileranno in Piazza Gorani, sede di Spazio Lineapelle, muovendosi all’esterno, entrando nella vita della città in contatto con il mondo reale. Il secondo appuntamento è in calendario sabato 26 febbraio, dalle ore 19 alle 21. Protagonista il designer Cristiano Burani con la collezione invernale 2022/2023 presentata non solo all’interno di Spazio Lineapelle, ma anche attraverso una proiezione in videomapping sulle facciate dei palazzi di Piazza Gorani.
La Milano Fashion Week
Questione di Pelle si colloca, a livello temporale, all’interno dello slot della Milano Fashion Week femminile. 169 appuntamenti in calendario, alcuni dei quali contrassegnati con il bollino “da non perdere”. Quali? Per esempio, quello di Bottega Veneta che vedrà l’esordio del nuovo direttore creativo Matthieu Blazy. Poi: Diesel, Gucci (che ritorna all’interno del calendario della moda dopo due anni di assenza), Trussardi (completamente rinnovato) e Ferrari. Saranno 67 le sfilate (due doppie), di cui 57 fisiche e otto digitali. Sono previste, anche, 69 presentazioni, (59 fisiche, 10 digitali) e 9 eventi.
Recupero in corso
La moda, dunque, torna a essere fisica, in presenza e ad animare Milano. Era quello che ci voleva per dare una spinta all’intero settore italiano, capace di chiudere il 2021 con un fatturato complessivo di 83,13 miliardi. Si tratta di un aumento del 20,9% sul 2020, ma ancora sotto i livelli del 2019 del 7,8%. Due locomotive del recupero in corso: la Cina (+50,1%) e gli Stati Uniti (+31,8%). L’export complessivo guadagna il 21% sull’anno precedente. In attesa del risveglio dei consumi domestici e dei turisti con tanta voglia di shopping.