I 5 input per adattarsi al 2021 (senza farsi troppe illusioni)

I 5 Input Per Adattarsi Al 2021

Una ricerca McKinsey & Company elenca le necessità immediate dei brand fashion per non perdere terreno in un anno di forte transizione come quello che stiamo vivendo

“Non esiste un playbook semplice e standardizzato”. Ma ci sono 5 necessità o, per meglio dire, 5 input che le aziende del fashion system devono tenere molto ben presente per adattarsi al 2021. Facendo, comunque, particolare attenzione a non cadere nell’errore di farsi troppe illusioni sulla possibilità che quest’anno possa, strutturalmente, avviare una controtendenza congiunturale. A sostenerlo, definendo questi 5 fattori di adattamento, è McKinsey & Company.

I 5 input per adattarsi al 2021

Primo: osservare il trend della domanda

Il quadro economico globale, disoccupazione compresa, impedirà alla domanda di moda di tornare ai livelli prepandemici già quest’anno” dice McKinsey. Sotto osservazione c’è il segmento del lusso in Cina. E con lui il casualwear e le categorie di prodotto preferite da chi, come impone il social distancing, passa molto tempo in casa.

Secondo: il digitale

Nel 2021 il retail fisico potrebbe riguadagnare parte della sua quota di mercato, ma le vendite online dovrebbero rimanere alte. Anzi, altissime. Quindi, ben vengano investimenti in livestreaming e in collaborazioni con società di videogiochi. Il luxury gaming, quindi, potrebbe diventare (ancora di più) un driver commerciale.

Terzo: la sostenibilità sociale

Due terzi dei consumatori hanno detto a McKinsey che ridurrebbero significativamente gli acquisti di un brand se non trattasse in modo equo dipendenti e fornitori.

Quarto: non farsi illudere dal turismo

McKinsey non ha dubbi: il turismo internazionale tornerà ai livelli prepandemici nel 2023 o, addirittura, nel 2024. Quindi, le griffe devono concentrarsi sui clienti locali e su investimenti strategici, ma non affrettati, in mercati in rapida ripresa. Per esempio, ovviamente, la Cina. Non solo: i brand dovranno prepararsi a capitalizzare il boom della ripartenza.

Quinto: less is more

Le aziende devono adattarsi a una rinnovata mentalità dei consumatori. Quella del less is more. In altre parole: l’acquisto di beni più duraturi, di qualità superiore e prodotti in modo sostenibile. Attingere a una migliore analisi delle informazioni sui clienti e ridurre i tempi di sviluppo dei prodotti, magari allontanarsi dal calendario stagionale della moda, potrebbe essere, in questo senso, una soluzione.

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