Il colore di cui abbiamo tutti bisogno

Anzi, di cui abbiamo tutti “un gran bisogno”. È il Viva Magenta 18-1750 il colore del 2023 secondo Pantone che ha iniziato questa tradizione nel 2000 per “attirare l’attenzione sulla relazione tra cultura e colore”. Una tradizione assurta ad atteso e propiziatorio rito di marketing

 

“È coraggioso. È senza paura. Rappresenta ottimismo e gioia. E sappiamo che ne abbiamo tutti un gran bisogno”. Parole di Leatrice Eiseman, CEO di Pantone Color Institute, la società che ha scelto Viva Magenta 18-1750 come colore dell’anno 2023. Un colore

Il colore di cui abbiamo tutti bisogno

Pantone seleziona un colore dell’anno dal 2000. Osserva le tendenze nella moda, nell’arredamento della casa, nel cinema, nella tecnologia e in molto altro per identificarlo. Con un preciso obiettivo: individuare un tono cromatico rappresentativo anche del periodo storico e dello stato d’animo popolare. Ecco, dunque, Viva Magenta, scelto per il 2023, come “un colore pulsante, la cui esuberanza promuove una celebrazione gioiosa e ottimista, scrivendo una nuova narrativa”. Parole come “coraggioso”, “senza paura” e “potenziamento” ricorrono più e più volte nell’annuncio dell’azienda.

Il primo giovedì di dicembre

Negli ultimi 22 anni, ogni primo giovedì di dicembre, Pantone Color Institute annuncia il colore dell’anno. “Volevamo attirare l’attenzione sulla relazione tra cultura e colore, mostrando come ciò che accade nella nostra cultura globale è espresso e riflesso dal linguaggio del colore“, dice la vicepresidente dell’istituto, Laurie Pressman (fonte: Stylepark, citata dal sito dw.com).

La storia di Pantone

Pantone nasce negli anni ’50 come azienda di stampa commerciale che produce cartelle colori per l’industria cosmetica, della moda e medica. Il chimico Lawrence Herbert entrò a far parte dell’impresa nel 1956 e notò le difficoltà incontrate da designer, agenzie pubblicitarie e produttori nel garantire che un colore scelto fosse poi replicato esattamente su prodotti o progetti. Nel 1962, Herbert acquistò la tipografia e la ribattezzò Pantone. Pan significa “tutto” e tone significa “colori”. Ideò, poi, il Pantone Matching System, assegnando ai colori dei numeri indicanti la quantità di 14 pigmenti diversi da utilizzare per creare quel determinato colore. Nel corso degli anni, il Pantone Color Institute si è evoluto e oggi crea tonalità distintive per marchi, campagne e persino personaggi cinematografici. Pensiamo al 1837 Blue creato per Tiffany nel 2001. Coca-Cola ha il suo rosso (484) e T-Mobile il suo magenta (676C). Così come il giallo Minions.

Effetto Covid

Per il 2020, Pantone selezionò il Classic Blue, un colore che avrebbe dovuto offrire “un senso di pace e tranquillità allo spirito umano”. Poi è arrivata la pandemia. Così, per il 2021, l’istituto ha scelto due colori. Uno era un giallo gioioso chiamato Illuminating, l’altro era un cupo Ultimate Grey. Per il 2022 Pantone è andato oltre, creando un nuovissimo colore: Very Peri, definito “un simbolo dello zeitgeist globale del momento e della transizione che stiamo attraversando”. La novità è che mentre tutti i colori precedenti erano stati scelti dalla tavolozza esistente, il Very Pery non è mai esistito prima.

Viva Magenta

Il 2023 è l’anno del Viva Magenta. Per presentarlo, Pantone si è rivolto alla tecnologia con alcune immagini che ha definito Magentaverse. Non è sfuggito come questo colore sia piuttosto simile ai pulsanti “segui” e “carica” di TikTok. Ma nonostante rispecchi i progressi tecnologici, Pantone afferma che la sua selezione è stata effettivamente ispirata dalla natura. James Fox, storico dell’arte di Cambridge e autore del libro “Il mondo secondo il colore – Una storia culturale” commenta sul Guardian: “Sembra una scelta buona e appropriata per un periodo in cui tutto sembra molto grigio, oscuro e torbido e molte persone hanno perso la speranza. Essenzialmente è un colore sulla resilienza dello spirito umano”.

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