Il colosso francese e il gruppo italiano del lusso aprono la porta al tempo della successione generazionale. Come e con quali prospettive, ve lo raccontiamo in questo articolo
Bernard Arnault ha avuto due mogli e 5 figli. Miuccia Prada, un marito e 2 figli. Il primo guida il gigante francese LVMH (75 marchi), la seconda è a capo, con il marito Patrizio Bertelli, del gruppo italiano Prada. Entrambi sono nati nel 1949 e quest’anno compiranno 74 anni. E hanno deciso che è arrivato il momento di pensare seriamente alla successione.
Il tempo della successione
Arnault sta portando avanti il suo piano per trasferire il suo impero ai figli ed evitare le insidie insite nelle fasi di transizione generazionale. Al centro del piano c’è la holding di famiglia, Financiere Agache, che la scorsa estate è stata trasformata in “société en commandite“. Una struttura che consente a un azionista con una partecipazione relativamente piccola di avere un’enorme influenza. Agache controlla Christian Dior SE, che a sua volta detiene il 41% di LVMH. Complessivamente, la famiglia Arnault possiede il 48% del capitale azionario di LVMH e quasi il 64% dei diritti di voto. Ciò vuol dire che le possibilità a disposizione di un predatore intenzionato a prendere il controllo della più grande azienda europea sono praticamente nulle. Le quote di Agache sono equamente suddivise tra i 5 figli di Arnault. Ma, in realtà, osserva Bloomberg, è probabile che vi siano patti riservati. Agache Commandite ha una presidenza biennale a rotazione. Delphine Arnault è la prima presidente. Tutte le decisioni chiave sulle strategie LVMH richiedono l’approvazione unanime del Consiglio di Amministrazione. I figli non possono vendere le loro azioni in Agache Commandite per 30 anni senza la stessa modalità di approvazione. Insomma, un bel lucchetto per blindare la ricchezza familiare. “Il problema sarà ancora più complicato per la generazione successiva alla loro, quella dei nipoti” osserva Philippe Pele-Clamour professore alla business school HEC Paris.
Successione manageriale
Messo in sicurezza il patrimonio, Arnault sta lavorando anche sulla successione dei ruoli all’interno di LVMH dove lavorano tutti i suoi figli. Le ultime mosse hanno portato la primogenita Delphine a capo del marchio Christian Dior Couture. Ha preso il posto di Pietro Beccari che, a sua volta, prenderà quello di Michal Burke da Louis Vuitton. Un mese prima Antoine Arnault è diventato CEO di Christian Dior SE. Ma quello della successione nei ruoli sarà un processo molto lungo. Con la speranza che i 5 fratelli vadano sempre d’amore e d’accordo.
Le grandi manovre di Prada
Il discorso è diverso per Prada dove è già stato individuato il successore: Lorenzo Bertelli, classe 1988, primogenito della coppia. Il fratello Giulio, classe 1990, invece, ha studiato architettura a Londra, ma non ha portato a termine gli studi per inseguire il suo più grande sogno: la vela. Non ha ruoli all’interno di Prada, ma la porta del gruppo è sempre aperta. Nel 2021 Miuccia Prada ha trasferito ai figli Lorenzo (50,5%) e Giulio (49,5%) la nuda proprietà di Ludo, cui fa capo la maggioranza di Prada Holding, che a sua volta detiene l’80% del gruppo.
Poi, Lorenzo è stato designato a ricoprire il ruolo di CEO del gruppo Prada. Quando? Indicativamente tra 3 o 4 anni. Nel frattempo, dallo scorso 26 gennaio, alla carica di CEO è entrato Andrea Guerra. Il suo obiettivo principale è quello di gestire la transizione e fare formazione a Lorenzo. La scelta di Guerra è servita anche per rassicurare i mercati dato il suo passato fatto di solide esperienze in LVMH, Luxottica, Eataly. Il tempo della successione se ancora non è arrivato, dunque, è alle porte. (mv)
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