L’hashtag #doyouthinkyellow ha trovato la sua prima, diretta manifestazione in Corea del Sud, a Seoul, dove Lineapelle è tornata ai primi di maggio. Obiettivo: proporre un ciclo di seminari e round table per connettere visioni creative, valori circolari ed esplorazioni sui materiali a un target allo stesso tempo ampio e molto ben definito. Designer di moda, arredamento d’interni, automotive e architetti. Il risultato? Dirompente
Due giorni di networking di altissimo profilo. Un ritorno atteso che ha avuto un risultato dirompente a livello di interesse e reciprocità di stimoli creativi. Lineapelle è tornata fisicamente e in grande stile a Seoul, lanciando alla sua community coreana la provocazione racchiusa nell’hashtag #doyouthinkyellow. Quella di proporsi come strumento della “massima apertura mentale verso la contaminazione e la sperimentazione, attivando percorsi creativi senza limiti”.
Lineapelle colora di luce Seoul
Join the dots. Cioè: collega i puntini. Uno, in particolare. Giallo come la luce e come la visione stilistica di Lineapelle che è tornata in Corea del Sud per promuovere il suo impatto creativo. Lo ha fatto organizzando una serie di incontri nei quali ha messo sul tavolo (letteralmente e non solo) la qualità della pelle italiana. Così, l’hashtag #doyouthinkyellow si è sdoppiato in un invito e in una domanda a cui si è cercato di trovare risposta durante un ciclo di seminari e round table rivolti a designer di moda, arredamento d’interni, automotive e architetti. Una platea di riferimento “nuova”, la definiscono da Lineapelle, “accolta in situazioni riservate e in alcune location suggestive. Nuovi designer e una nuova audience in arrivo da settori in grande evoluzione”. A loro è stata fatta la proposta di “pensare in giallo”, mostrando come “la pelle italiana viene applicata a tutti i loro comparti professionali e come sia uno strumento ispirazionale incredibile grazie alla tecnologia creativa applicata alla sua produzione”.
Nuovi orizzonti
A tutti i tanti partecipanti Lineapelle ha fatto fisicamente indossare “un punto giallo”, suggerendo la costruzione di un rinnovato legame creativo tra la fiera e il mercato coreano. Una scelta non casuale, visto che Seoul, oggi, è sotto i riflettori dell’attenzione di tutti i più importanti brand del fashion & design system. Risultato? “Abbiamo suscitato una grande attrazione e aperto nuovi orizzonti”. Un ritorno positivo, dunque, che prelude a nuovi sviluppi creativi e di business.
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