L’indice MIV-Media Impact Value è l’algoritmo di machine learning che Launchmetrics utilizza per valutare la visibilità su social network e stampa delle griffe. Queste sono le sue ultime scoperte
A proposito di intelligenza artificiale, chi parla in questo caso è un algoritmo di Machine Learning. Lo utilizza la società di consulenza Launchmetrics per elaborare l’indice denominato MIV-Media Impact Value. Obiettivo: stilare la classifica dell’impatto mediatico delle griffe stimando il valore della loro visibilità su social network e stampa. Chi vince? Semplice: un’altra volta, nessuno è impattante come Dior.
Prima di tutto, il metodo
L’indice MIV-Media Impact Value calcola il valore di tutte le attività di marketing delle griffe. A ogni post, interazione e articolo assegna un importo. L’algoritmo ha analizzato 1.600 magazine cartacei e 8.000 allegati, 40.000 testate online e blog, 500.000 account social.
Nessuno come Dior
Il risultato mette al primo posto una maison francese. Anzi, la rimette, visto che si tratta di una conferma. A dominare, dice Launchmetrics, è Dior. Poi arrivano Chanel, Gucci e Louis Vuitton, Saint Laurent, Prada, Giorgio Armani, Versace, Dolce & Gabbana. A seguire c’è Hermès.
Analisi dei dati
Business of Fashion osserva come Hermès, nota per investimenti pubblicitari relativamente limitati, non sia entrata nella top 10 in Europa e negli Stati Uniti. Ma abbia goduto di alti livelli di visibilità in Cina, attuale mercato chiave del lusso, classificandosi al quinto posto. Invece Dior, come sottolinea Fashion Network, comanda in modo geograficamente trasversale. In altre parole, primeggia in tutti i Paesi monitorati da Launchmetrics. Per esempio: Cina, Europa e Stati Uniti. Chanel, invece, è al secondo posto in Europa, al terzo posto negli Stati Uniti e al quarto in Cina. Gucci rimane al terzo posto sia in Europa che in Cina, ma sale al secondo negli Stati Uniti.
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