Raccontare l’industria conciaria italiana. Valorizzare la sua eccellenza, la sua bellezza, il suo green power e la sua ineccepibile circolarità. A Lineapelle 100 debutta la mostra The Beauty of The Italian Tanning Industry: Heritage, Science and Design
Si chiama The Beauty of The Italian Tanning Industry. Sottotitolo: Heritage, Science and Design. È la sintesi evocativa della mostra promossa da UNIC – Concerie Italiane (associazione aderente a Confindustria Moda) che farà il suo debutto a Lineapelle 100, in programma a Fieramilano Rho dal 20 al 22 settembre 2022.
Bellezza e green power della concia italiana
Il concept espositivo ripercorre con un approccio didattico e al tempo stesso emozionale il percorso della pelle da quando entra, grezza o semilavorata, in una conceria italiana e ne esce trasformata in un materiale ad altissimo valore aggiunto e di incredibile eccellenza produttiva, stilistica, sostenibile, futuribile.
L’obiettivo primario di The Beauty of The Italian Tanning Industry è quello di comunicare a un target assolutamente trasversale, e non focalizzato sugli addetti ai lavori, quella che può essere definita la “bellezza” di un modello produttivo che somma in sé tradizione e artigianalità, scienza e tecnologia, creatività e design raccontando in modo stimolante e inedito ogni aspetto del materiale pelle, del suo ciclo di produzione e del suo approccio green in costante miglioramento.
“The Beauty of The Italian Tanning Industry – commenta Fulvia Bacchi, General Manager di UNIC – è un progetto che mette il pubblico di fronte alla possibilità di fare chiarezza rispetto alla pelle più bella del mondo e a chi la produce: la conceria italiana”.
L’allestimento
The Beauty of The Italian Tanning Industry è una mostra modulare, curata e progettata da Navone Associati, che debutta a Lineapelle 100 per poi essere allestita su altre piattaforme e in altre location, per promuovere oltre l’ambito fieristico e settoriale l’autorevolezza, la forza, la virtuosità della pelle italiana. L’allestimento si configura come un modello compositivo che opera su vettori radiali. Pareti e corridoi attraverso i quali il pubblico si muoverà, percorrendo fisicamente il processo conciario, scoprendone tutti i dettagli chimici e tecnologici.
Facendo materialmente esperienza di tutte le fasi di processo, di come vengono trasformati i suoi scarti e arrivando, in questo senso, a confrontarsi con la consapevolezza (non condivisa dall’opinione pubblica) che la pelle e il recupero dei suoi scarti di processo e prodotto rappresentano un esempio di circolarità storico e in continua evoluzione.
Per esempio, sono presenti nelle gelatine utilizzate nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica; nei biostimolanti e nei fertilizzanti che rafforzano l’agricoltura, negli strumenti musicali, in giochi da consolle e attrezzature sportive. Virtù circolari per un prodotto, la pelle, e un’industria, quella conciaria italiana, che vivono di innovazione e responsabilità.
Leggi anche: