Moda e Intelligenza Artificiale: oltre la sfida digitale 

Mentre il lusso gioca la sua partita con il Multiverso, all’interno delle piattaforme degli e-tailer, c’è chi (come Levi’s) affida la gestione di prezzi e scontrini all’algoritmo dell’Intelligenza Artificiale. E, così facendo, apre le porte alla fluidità di una rivoluzione che potrebbe cambiare completamente gli scenari commerciali (e di cassa) di brand e griffe 

 

Ok, il prezzo è giusto! Così esclama lo stratega dei prezzi alla fine del suo delicato lavoro. Un lavoro lungo e complesso, perché per determinare lo scontrino che ritiene giusto di ogni prodotto o servizio ha dovuto tenere conto di una moltitudine di fattori e altre variabili. Ora, in suo soccorso arriva l’Intelligenza Artificiale, capace di prendere in considerazione centinaia di variabili per ogni singolo prodotto, compresi i tweet dei clienti, le recensioni online, il meteo e altro ancora. E arriva in soccorso anche della moda.

Intelligenza Artificiale e prezzi 

Per capirci: la IA è in grado di rilevare come gli aumenti o le diminuzioni di prezzo di una marca di ketchup in diversi negozi influenzino le vendite non solo di quel condimento specifico, ma di tutta la categoria. Oppure, pensate a un hotel. Per decidere i prezzi delle camere deve prendere in considerazione le altre stanze rimaste disponibili, il ritmo di prenotazione, le ricerche, il ritmo di cancellazione, i prezzi della concorrenza, l’effetto su altre tipologie di camera, l’effetto su altre date. È semplicemente impossibile farlo manualmente. Ora, l’ha capito anche la moda.

In soccorso anche della moda 

Definire un prezzo, dunque, oggi è, molto più che in passato, il risultato di un’equazione complessa le cui variabili scontano una volatilità sconcertante. La moda non ne è esente e ne soffre alla stessa maniera di molti altri settori produttivi. L’aumento dei costi dell’energia e della manodopera, l’inflazione, la schizofrenia di altri fattori di produzione, pongono necessariamente in cima alla lista delle priorità l’elaborazione “critica e ragionata” del listino prezzi. Anche perché, come stimò nel 2010 McKinsey, aumentare i prezzi dell’1% senza perdere vendite vuol dire, in media, incrementare i profitti operativi dell’8,7%. Così, mentre la fashion industry affronta una sfida digitale che per certi aspetti può sembrare più di marketing che di altro (vedi: Multiverso), ecco entrare in campo l’Intelligenza Artificiale, come nel caso di JCPenney e Levi’s.

Come la usa Levi’s 

Levi’s ha applicato per la prima volta l’Intelligenza Artificiale all’inizio della pandemia per gestire le promozioni. Ora ha esteso questo metodo a 26 Paesi, sempre nel contesto delle promozioni, ma anche nella generalizzata determinazione di tutti i suoi prezzi di vendita in negozio. Il modo in cui tutto ciò avviene potrebbe sembrare spiazzante, ma risulta per molti aspetti illuminante. Per esempio, l’algoritmo utilizzato da Levi’s prende in considerazione il meteo e lo suddivide in 20 fattori tra cui temperatura massima e minima prevista, orari di alba e tramonto, umidità e così via. C’è una ragione, se lo fa: il brand ha scoperto che la leggera differenza di temperatura tra Roma e Milano è sufficiente per influenzare il comportamento degli acquisti. Quindi, l’IA fissa prezzi diversi per lo stesso capo o accessorio tra Roma e Milano. E così accade in ogni suo negozio nel mondo. Attenzione: il prezzo può cambiare anche in funzione di taglia e finitura di uno stesso modello.

Vantaggi e fluidità 

I vantaggi che l’Intelligenza Artificiale porta possono essere enormi, trasformando la gestione del prezzo di vendita in una scienza, evitando errori di calibratura degli scontrini. Per esempio: l’IA può far aumentare i profitti mantenendo bassi i prezzi degli articoli best seller e praticando un leggero aumento di quelli degli altri prodotti. Inoltre, il brand avrà un patrimonio di dati sempre più vasto, mentre (al contempo) l’algoritmo può ampliare i fattori presi in considerazione. Dove si arriverà? Gli analisti credono che in futuro i prezzi dei prodotti di moda diventeranno sempre più dinamici e fluidi. Al punto che cambieranno da un giorno all’altro all’interno dello stesso negozio. Proprio come avviene per una camera di un hotel. (mv)

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