Una borsa è per sempre: il lusso scopre il valore della durabilità

Bottega Veneta punta tutto su “prodotti che siano utilizzati più a lungo, per ridurre il numero di sostituzioni e diminuire il nostro impatto ambientale. E non è l’unica griffe a “dare senso al tempo” e puntare strategicamente sul valore della durabilità. Un valore che trova nella pelle il suo più eccellente strumento espressivo

 

“Un amante è per poco, un diamante è per sempre” scrisse nel 1971 Marcello Marchesi ne “Il Malloppo”. La seconda parte della frase è, poi, diventata il fortunato slogan che ha accompagnato per decenni la campagna pubblicitaria di De Beers, azienda leader dell’alta gioielleria. Ma alcuni marchi dell’extra lusso di oggi potrebbero tranquillamente applicare lo stesso slogan a una borsa, a un paio di scarpe o a una poltrona. A maggior ragione oggi, con consumatori sempre più sensibili sul tema della sostenibilità. Ecco, dunque, che uno dei criteri per misurare quella di un prodotto è (sempre di più e anche) il modo in cui esprime il valore della durabilità. E cosa può garantire tutto ciò se non, in prima battuta, la pelle?

Il valore della durabilità

Il concetto è chiaro anche alla Commissione Europea che propone di modificare la direttiva sui diritti dei consumatori (Consumer Right Directive) per obbligare le aziende a fornire informazioni su durabilità e riparabilità dei prodotti. Anche i consumatori sono d’accordo, almeno quelli statunitensi. In un recente sondaggio commissionato da FDRA (Footwear Distributors and Retailers of America), la durabilità è risultata essere la più importante caratteristica che ci si aspetta da una scarpa definita “sostenibile”.

Una borsa è per sempre

I brand del lusso concordano, ripetendo come la durata di un accessorio e la sua riparabilità siano garanzia di un prodotto di elevata qualità. Per esempio, uno di questi è Bottega Veneta. La griffe del gruppo Kering ha sposato in pieno questo concetto, trasformandolo in una precisa linea di business. Nome in codice dell’iniziativa: Bottega Series. Traduzione: rieditare modelli intramontabili in pelle delle sue collezioni passate.

Bottega Series

Le borse di Bottega Series sono in vendita a prezzo pieno proprio per rispecchiare il loro valore duraturo nel tempo. “Vogliamo che i nostri prodotti siano utilizzati più a lungo, per ridurre il numero di sostituzioni e diminuire il nostro impatto ambientale” dice il CEO della maison, Leo Rongone al Global Fashion Summit di Copenaghen, (fonte Vogue Business). Bottega Veneta sta anche rivalutando il proprio processo di progettazione, concentrandosi su durata, artigianalità e creatività, in linea con il pensiero del suo direttore creativo, Matthieu Blazy. “I miei non sono capi rivoluzionari. Sono pragmatici, sensati: da usare tanto”. (fonte La Repubblica). Obiettivo: concentrarsi su prodotti di alta qualità da vendere con una garanzia a vita.

Il tempo che serve

Bottega Veneta si sta concentrando sulla creazione di oggetti che durino per sempre. Questo presuppone un design senza tempo e una produzione senza cronometro per poter realizzare un oggetto dalla qualità inattaccabile, ritardandone il più possibile l’obsolescenza. Questo è quello che maggiormente distingue la produzione di beni di lusso da quella destinata al mass market. Ne sa qualcosa Axel Dumas, CEO di Hermès. “Ci vogliono 15 ore per confezionare una borsa Hermès – dice -. Anche se c’è molta domanda, non ho intenzione di iniziare a farla in 13 ore per aumentare la produzione”. Infatti, per innestare un booster produttivo, la griffe parigina non accelera le tempistiche di confezione delle sue borse: inaugura laboratori a raffica dove produrle, mettendoci tutto il tempo che serve.

Un’equazione buona per tutti

Dell’equazione “durabilità = sostenibilità” non parlano solo i grandi marchi del lusso per i quali potrebbe essere fin troppo facile farlo, ma anche designer emergenti. Anousjka Röben e Naomi Hille, fondatrici di Skua Studio, marchio olandese di “calzature sostenibili”, hanno scelto la pelle, sottoprodotto dell’industria alimentare, “perché ci dà garanzia di durabilità”. Alessandra Balbi, una laurea in architettura e una in economia, afferma che “produrre calzature di qualità, senza tempo, che durano è già una buona partenza per la sostenibilità”.

Non solo borse, sempre pelle

“La filosofia di Mascheroni è sempre rimasta fedele a due punti: la qualità e il tempo. Per produrre la scrivania Prior servono due mesi. Per questo la produzione annuale è di 10 pezzi l’anno”. Parole di Silvio Mascheroni, responsabile della comunicazione e art director dell’azienda scelta da Bernard Arnault di LVMH per arredare il suo ufficio. “Quando un cliente che ha acquistato un divano in pelle vent’anni fa ci chiede di rifare l’imbottitura dei cuscini perché non vuole cambiarlo, questo è il vero significato della sostenibilità”, conclude. Più chiaro di così… (mv)

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