K-Leather Taste Makers: così si spiega la pelle a Seoul

Tre giorni di seminari dal titolo K-Leather Taste Makers. Lineapelle esporta a Seoul il valore a 360 gradi della pelle italiana e ne racconta l’eccellenza a una significativa selezione della comunità creativa coreana: stilisti legati alla Seoul Fashion Week, uffici stile di importanti player dell’automotive e dell’interior design, studenti della Hongik University

 

di Luca Fumagalli

 

Exciting. Inspiring. Due aggettivi, una sintesi. Lineapelle è tornata a Seoul, per tre giorni di seminari traversali alla comunità creativa coreana denominati K-Leather Taste Makers. Risultati? Il primo: per l’ennesima volta è emerso un reale interesse e una grande fame di conoscenza della pelle italiana e delle sue qualità, soprattutto circolari, da parte di un mercato che mastica innovazione a ogni ora del giorno e della notte. Il secondo: sempre più la pelle si presenta come una soluzione di lifestyle, concetto da intendersi come somma esponenziale di tutte le sue possibili destinazioni d’uso.

K-Leather Taste Makers, pt. 1

Il primo giorno di seminari, venerdì 5 aprile, ha dimostrato proprio quest’ultima considerazione coinvolgendo una platea composita da uffici stile in arrivo dal mondo coreano della moda, del design d’interni e dell’automotive. Presso la futuribile location dello Switch22, Lineapelle ha svolto tre workshop andati sold out. Tre “lezioni di pelle” basate sulla possibilità non solo di dialogare con Orietta Pelizzari, global fashion consultant di Lineapelle, ma anche di toccare con mano samples e campioni di pellami. Una combo culturale, formativa e promozionale che ha – per l’ennesima volta – colto nel segno. Hyundai Motor, LX Hausys, Fila, Kolon, Woo Young Mi, Hyundai Transys Kia.

Sono solo alcune delle realtà i cui uffici di product design hanno assistito alle lezioni di pelle organizzate da Lineapelle. Una partecipazione, la loro, per nulla passiva, da come si è visto nelle espressioni e nei commenti di molti allo scoprire la pelle e le sue infinite possibili declinazioni. Perché quello coreano – in particolare – è un mondo che della pelle ha conoscenze molto basic e spesso poco traducibili in un suo utilizzo contemporaneo e innovativo. Conoscenze che trovano nei seminari creativi come quelli proposti da Lineapelle, la possibilità di salire di livello. Nonché quella di condividere in modo partecipato bellezza, qualità, innovazione della pelle italiana.

K-Leather Taste Makers, pt. 2

Secondo step, lunedì 8 aprile. Location: il contesto d’avanguardia del DDP, alias Dongdaemun Design Plaza, spazio multidisciplinare gestito dalla Seoul Design Foundation. Target: stilisti di alto livello connessi con Seoul Fashion Week e, anche, alcuni rappresentanti del mondo beauty. Presenza trasversale, significativa sotto il profilo di possibili brand extension, ma anche dal punto di vista della narrazione circolare del processo conciario. Presentazione che, a sua volta, ha annodato il racconto di come la pelle riesce a rendere circolari anche tutti i suoi scarti di lavorazione con la sua infinita polivalenza stilistica. “Una presentazione perfetta – dice Chung Chung Lee, direttore creativo di Lie Collection – che ha permesso soprattutto di approfondire e scoprire alcune caratteristiche importanti della circolarità della pelle”. Una testimonianza che riassume quelle di tutti i presenti.

K-Leather Taste Makers, pt. 3

Terza e ultima tappa, martedì 9 aprile, quando Lineapelle è tornata tra i banchi della Hongik University per ribadire la strategicità formativa di un rapporto avviato nel 2019, che ha portato a risultati tangibili. Una relazione che continuerà e della quale “siamo veramente contenti e soddisfatti” ammette Lee Seung Ik, docente del dipartimento Textile Art and Fashion Textile dell’ateneo coreano. Presenti 40 studenti “in Fashion Design, Textile Design e Textile Art – spiega Lee Seung Ik – che frequentano corsi differenti e, in alcuni casi, sono già impegnati in master presso brand di alto livello”.

Una platea ideale, insomma, per raccontare “perché la pelle italiana – spiega Orietta Pelizzari – è circolare a tutti gli effetti e quali sono tutte le peculiarità che ne definiscono la qualità”, nonché la versatilità e l’eccellenza. Superinteresse e, soprattutto, forte attrazione per un materiale del quale non conoscevano tutte le possibili declinazioni creative. Quello tra Lineapelle e Hongik è un rapporto attivato nel 2019 e che si è concretizzato nello sviluppo di 3 progetti creativi. Grazie a questa collaborazione l’istituto di Seoul ha potuto accedere ad alcuni finanziamenti governativi che gi hanno permesso di inserire alcuni macchinari di ultima generazione nelle sue aule.

Leggi anche:

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER